Asakusa
浅草 あさくさ
Origine e significato del nome

Il nome “Asakusa” è composto dai caratteri cinesi “浅” (asai, poco profondo) + “草” (kusa, erba) e significa “area vicino all’acqua dove l’erba cresce bassa”. Questo nome deriva dal fatto che un tempo la zona era una palude situata lungo il fiume Sumida. Inoltre, una pronuncia alternativa di “Asakusa” è “Sensō”, che si ritrova nel nome del famoso tempio Sensō-ji.
Storia
Asakusa si sviluppò intorno al Sensō-ji, fondato nel 628 (36º anno dell’era Suiko), diventando una città templare. Durante il periodo Edo (17º secolo), divenne il cuore della cultura popolare di Tokyo, e l’area chiamata Rokku (六区, “sesto distretto”) prosperò come quartiere del divertimento, con numerosi teatri e locali di spettacolo. Anche nel periodo Meiji (fine 19º secolo), Asakusa continuò a essere un punto di riferimento per l’intrattenimento giapponese, con l’apertura di numerosi cinema e teatri.
Attrazioni attuali

Oggi, Asakusa è una delle principali destinazioni turistiche di Tokyo, dove tradizione e modernità si fondono armoniosamente. L’ingresso principale del Sensō-ji, chiamato Kaminarimon (Porta del Tuono), è caratterizzato da una gigantesca lanterna rossa ed è uno dei punti più fotografati della città. Dopo aver attraversato la porta, si accede alla famosa Nakamise-dori, una strada commerciale con negozi che vendono dolci tradizionali giapponesi e artigianato locale, perfetta per lo shopping e lo street food.

A pochi passi dal tempio, si trova Hanayashiki, il più antico parco divertimenti del Giappone, dove si possono provare attrazioni retrò dal fascino nostalgico. Inoltre, è possibile esplorare

Asakusa anche dal fiume, grazie a crociere sul Sumida, che offrono una vista spettacolare sulla Tokyo Skytree e permettono di ammirare l’atmosfera tradizionale della città. Uno degli eventi più emozionanti di Asakusa è il Sanja Matsuri, che si tiene ogni anno a maggio. Durante questa festività, si può assistere a una spettacolare parata di mikoshi (santuari portatili) trasportati con grande energia dai partecipanti, offrendo un’autentica esperienza della cultura festiva dell’epoca Edo.